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H&Y Filters: recensione sistema 100

Ci siamo. Finalmente questa recensione: non mi soffermerò sui sistemi precedenti se non per precisare le differenze che mi hanno portato a questa scelta, mi soffermerò piuttosto a mostrarvi cosa ho, come funziona e quali sono i risultati. Ho realizzato questa mega - recensione suddivisa in sezioni, si può leggere di ciò che interessa clickando sul link apposito qua sotto.

Ecco cosa possiedo, al momento, riguardo H&Y (in caso io riceva altro o debba ancora fare i test, i link saranno aggiornati):

Holder K-Series® KH100 con slot normali e slot magnetici

CPL K-Series® 95mm
CPL / ND8 Combo K-Series® 95mm

GND 1.2 Soft in Corning® Gorilla Glass III 

ND65.000 K-Series® 95mm
PureNight Filter 100*100 neodymium glass 
Borsello portafitri (1° serie, recentemente sostituito con uno molto simile)
Anellini - panni - custodie

Magnetic Frame

INFO DIRETTE


Credetemi: è veramente difficile iniziare da qualcosa perché è tutto molto all'insegna dell' "unico ed innovativo" senza accantonare prestazioni da urlo e facilità d'utilizzo disarmante.
 

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L'holder: KH100

Holder

Bene, di holder ho avuto modo di provarne un bel pò ma devo ammetterlo: come il KH100 ad oggi, praticamente Settembre 2018, non ho avuto modo di provare ed avere la stessa incredibile esperienza e libertà di utilizzo con altri. 
Il punto è che non sono mai stato attratto da quel grande polverone che il marketing propone come "compra questo! è il migliore! è il leggendario! è il più questo e quello!" e tre mesi dopo inizi a vedere dei cloni oppure inizi a capire che quell'innovazione era fumo negli occhi. 
Quello che più mi ha attirato, oltre alla struttura e quindi alle opzioni che l'holder propone riguardo l'utilizzo dei filtri e le prestazioni che offre, è il brevetto: questo holder, come tutta la K-Series®, è categoricamente brevetto depositato H&Y.
Pensai: "qui, si fa sul serio..."

Ma quali sono, dunque, le peculiarità che rendono questo holder UNICO nel suo genere?

Beh anzitutto H&Y è l'unico produttore manufatturiero a proporre un sistema a lastre con fissaggio su cornici magnetiche (e qui vi anticipo una chicca, perché ora posso: in futuro lo sarà anche MARUMI tenendo, però, il marchio H&Y su questi prodotti. Si, quel MARUMI, già questo vi fa intendere a quale livello siamo. H&Y produce ANCHE per MARUMI). Questo vuol dire che, il montaggio - controllo - smontaggio delle lastre può essere abbinato a qualsiasi filtro che rispetti le misure standard 100*100 e 100*150 da 2mm di spessore. In pratica vi mettono a disposizione l'occorrente per tenere i vostri filtri utilizzabili sul KH100 sia con il classico sistema slot, sia con il nuovo sistema magnetico. CHE FORZA!

Ma... sarà sicuro?

Ho avuto i miei dubbi, lo confesso. Le lastre mantenute da dei magneti, mi ricorda il portacellulare magnetico che fa ballare qua e là lo smartphone sul cruscotto.
Così, a due mesi e passa dalla prima esperienza di utilizzo con H&Y, dopo aver passato il mio tempo a fotografare ed anche spostarmi con cavalletto e macchina fotografica in spalla senza smontare holder e lastre (come è mio solito fare e in tanti hanno già visto) posso smentire quanto visto in rete sul fatto che le lastre volano via sfiorandole appena: è più pericoloso ed instabile un holder con aggancio a linguetta o un holder che non riesce a tenere tutte le lastre allo stesso modo per gioco di leva - forza sugli slot. Il KH100 è molto sicuro, tuttavia se viene urtato violentemente, non è da escludere che i filtri si stacchino dall'holder (ma questo succede, inaspettatamente, anche con altri holder specialmente se si allenta qualche vite degli slot o se il sistema slot stesso è fatto "male" o ancora, per sfiga, se il filtro non rispecchia lo standard di minimo 1.9mm di spessore), ricordate anche che: se malauguratamente vi cade una lastra questa sarà protetta dalla cornice... ma vedremo nella sezione apposita.

Il sistema di polarizzazione.

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Ebbene questa è la più grossa innovazione che mi sia mai potuta capitare fra le mani, almeno per quanto riguarda gli holder: il sistema H&Y è l'unico che ti permette di poter avere un polarizzatore installabile - regolabile - sostituibile in qualsiasi momento in una maniera a dir poco disarmante almeno quanto pratica e sicurezza: il sistema infatti, come dimostra questo video al lato, è di una immediatezza e facilità senza pari. Inoltre la struttura del polarizzatore, per intenderci quella in alluminio che avvolge il vetro, oltre a proteggere il vetro stesso, permette di maneggiare il filtro come fosse una diapositiva, in maniera molto più facile e sicura di un qualsiasi circolare a cominciare dal momento dell'estrazione dall'astuccio, passando per l'installazione, continuando con la polarizzazione sempre precisa e scorrevole grazie al rotellone ben visibile che s'impara presto a farlo diventare punto di presa per installazione e rimozione dello stesso.
Il polarizzatore (scriverò poi in dettaglio nell'apposita sezione) è da 95 ma considerate il diametro vetro, non l'eventuale filetto proprio perché non ne ha, è un sistema brevettato che funziona SOLO sul KH100. Domandona: ma quando il pola non è in sede? Rimane un bel finestrone, in effetti, proprio per questo l'holder è dotato di apposita cover in alluminio. Altra domandona: ma se ruoto l'holder il pola casca? Assolutamente no: il sistema è dotato di sfere ad incastro che vincolano il polarizzatore. Fotograficamente non ci sarebbe proprio il motivo di dover capovolgere l'holder ma, se proprio vi capita di farlo, tranquilli: non cade nulla (in seguito verranno fatti dei video).

Il sistema magnetico.

E questa è l'altra grossissima innovazione proposta da H&Y, come scrivevo qua sopra. Ma com'è strutturato? è molto semplice: sull'holder abbiamo delle placchette di metallo su cui andrà a vincolarsi la cornice magnetica. è inoltre possibile convertire gli holder: Kase, NiSi, Lee e Formatt Hitech in magnetici ed usufruire, quindi, di questo sistema senza cambiare il vostro holder (se pensate che l'innovazione descritta per il polarizzatore non faccia al caso vostro potrete tenere il vostro holder e "upgradarlo" richiedendo il kit).
E se uno vuole usare più lastre una sopra l'altra?

Certo, si può! Si possono anche comandare in modo indipendente specialmente grazie alla manopolina di vincolo, di modo che una lastra rimane vincolata e l'altra scorre sopra di essa. ATTENZIONE: ovviamente le cornici magnetiche hanno una polarità riconoscibile da delle "stelline" poste sulla cornice ed anche dal fatto che H&Y fornisce delle etichette adesive su cui scrivere il tipo di filtro che state "trasformando" in magnetico: mettetelo sempre di modo da ricordare che quella è la parte giusta per l'installazione. Utilizzandolo con la polarizzazione sbagliata, inoltre, ve ne accorgerete subito perché la lastra andrà a vincolarsi in modo sfalsato a quella precedente. 

Dotazione del kit.

Il kit fornito è comprensivo di: cover copri slot per CPL, CPL da 95mm, 1 Magnetic Frame, 1 borsello porta holder e 1 filtro, coppia slot normali (con minikit per l'installazione e perni per fissaggio lastra),  4 anellini 67-72-77-82 comprensivi di astuccetto dedicato.
 

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Le Magnetic Frames

Magnetic Frames

Cosa è una Magnetic Frame (o cornice magnetica)?

Sostanzialmente è una vera e propria cornice che s'installa, pezzo dopo pezzo, attorno al filtro: è universale per lo standard 100*100 - 100*150 e, altra spoileratina, ben presto lo sarà anche per lo standard 150*150 - 150*170.
Credo che questa "idea" di protezione - utilizzo controllato del filtro tramite cornice sia nata da Wine Country Camera (che hanno un altro degli holder più innovativi degli ultimi tempi ma, sostanzialmente meno "libertino" e immediato dell' H&Y. Confesso che sarebbe stato il mio ripiego, oltretutto con sconto annesso ma ho preferito senza indugio il sistema H&Y) e successivamente adottata anche da Benro eppure nessuna cornice sul mercato è come la H&Y, ossia magnetica.

 


Il controllo


Inizialmente spaventa un pò non sapere che il tuo filtro scorre su di un binario ben preciso quale lo slot classico con plastica che curva a premere la lastra frontalmente oppure lateralmente, consentendo anche parziali inserimenti dei filtri. Lascia anche un pò perplesso il fatto che, solitamente, i magneti sono abbastanza difficili da governare... eppure io (ed anche altri utilizzatori con cui ho avuto a che fare) effettivamente abbiamo avuto lo stesso feeling: una volta che si prova quelle due o tre volte, non c'è nulla da fare: si capisce il potenziale ed è subito amore!
Unica "pecca" per così dire: si richiede un minimo di pazienza in più èer quanto riguarda gli spostamenti millesimali per eventuali posizionamenti precisi riguardo l'utilizzo di filtri come R-Gnd o Hard, a causa della loro sfumatura netta. Roba veramente di poco conto, invece di un secondo se ne impiegherà uno e mezzo..... 


Come installare una cornice magnetica?

è un gioco da ragazzi. Vi mostro come fare in QUESTO VIDEO.
Inoltre la cornice è protettiva per i vostri filtri specialmente in quei casi in cui vi cadono di spigolo. Non c'è pericolo che la cornice si rimuova dal filtro poiché avete, oltre ai già efficaci gancetti fra le parti, la possibilità di usare la striscia di biadesivo che avete inserita fra il binario della cornice, in cui incastrare il filtro (come il video mostra). Anche se vi cade di piatto il filtro sarà più protetto, a patto che sia una superficie piana...!
Successivamente farò dei video demo come fall-test e questa recensione sarà arricchita.

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CPL e CPL/ND8 95mm

CPL 95mm

Finalmente ho trovato un produttore - manufattore che dichiara, sulle proprie confezioni, il vetro che effettivamente utilizza per i suoi prodotti e vedrete pure che non si limita ad una tipologia proprio perché, esaminandone l'utilizzo e l'effettivo impiego fisico sul sistema K-Series®, ha ritenuto opportuno diversificare la fornitura e quindi la tipologia di vetro utilizzata.
Ma partiamo col CPL.
Il sistema l'ho spiegato nella sezione dedicata all'holder qui invece entrerò nei particolari: realizzato in vetro ottico originale Schott® B270 di ultima generazione, possiede il film di polarizzazione NITTO® e, oltre ad essere un ND2, il suo fattore oscurante massimo (nel pieno della polarizzazione) arriva fino ad 1.5 stops: come polarizzatore, dunque è abbastanza aggressivo ma non troppo. Inoltre la sua polarizzazione è bella ampia e non ci sono particolari problemi di "zone troppo polarizzate e troppo oscurate" anche se, ovviamente, sui grandangoli spinti il problema si pone sempre e comunque con tutti i polarizzatori.
All'utilizzo, entrambi i pola risultano essere un pò "caldi", mantenendo lo stesso bilanciamento del bianco PRE inserimento filtri. Il risultato, dunque, è che i colori del paesaggio vengono in qualche modo enfatizzati e leggermente scaldati: per chi cerca un polarizzatore assolutamente neutro non fa al caso vostro, per chi invece cerca un polarizzatore con queste caratteristiche (solitamente molto amate dai paesaggisti) il CPL in dotazione saprà soddisfare appieno queste caratteristiche. Non è, sicuramente, un polarizzatore che altera i colori solamente in una particolare zona polarizzata (come vedete dalla foto il risultato è uniforme su tutto il fotogramma)m tantomeno crea delle zone troppo scure rispetto ad altre troppo chiare. Grazie al suo slot dedicato e alle sue dimensioni ridotte, il polarizzatore sarà veramente molto molto vicino alla lente del vostro obiettivo grazie alla struttura speciale dell'anello. Inoltre le generosissime dimensioni (95mm) assicurano TOTALE assenza di vignettatura anche sui grandangoli più spinti (come il Sony 16-35 GM ƒ/2.8). 


 

GND 1.2 Soft

Gnd 1.2 Soft

I gnd della H&Y sono veramente una potenza, blablabla.. potrei star qui a farvi sempre la solita recensione sul quanto siano fantastici con le solite foto sul campo... credo che le immagini con-senza filtro qui a fianco parlino da sole.

Quello che invece mi preme, moltissimo, sottolineare è che qui si parla di un prodotto come se si stesse parlando di tutta la linea proprio perché H&Y PRODUCE i suoi filtri, specifica eventuali add-on che i filtri hanno, precisa i materiali con cui sono stati realizzati... e questo cosa significa?

Significa:

- OTTIMO controllo qualità
- OTTIMO problem solving nel qualcaso sfugga qualcosa (perché, anche se ne dubito, sono umani anche loro)
- GRANDE TRASPARENZA: un'azienda che non specifica o è vaga sul materiale utilizzato e tiene i prezzi alti, pur avendo un buon prodotto, non giustifica effettivamente il costo
- GRANDE INNOVAZIONE (non a caso il motto di H&Y è "the filter innovator")
- PERFETTA COSTANZA in tutta la linea prodotti (proprio perché la linea di produzione è una soltanto, non si hanno re-badge di prodotti provenienti da più linee di produzione esterne che potrebbero causare, seppur piccoli, dei problemi di risultato finale... anche se i prodotti, presi singolarmente, lavorano in maniera più che buona)

​

Già da questo si riesce a capire che H&Y è un'azienda che lavora sodo e lavora per portare il meglio direttamente sulle mani dei fotografi.
Nicchia? Si.
Ma specialmente in Italia sappiamo cosa significa nicchia, prendiamo per esempio il caro liutaio che vuole realizzare i propri strumenti:

- sceglierà i legni
- sceglierà le vernici per proteggerli ed abbellirli
- lavorerà il tutto con cura e dedizione
- se qualcosa non andrà bene, il lavoro viene rifatto
- per i propri strumenti si avvarrà, eventualmente, di accessori terzi di ottima qualità
- sarà orgoglioso del proprio strumento... anche se suonerà veramente bene come altri
- avrà SEMPRE un qualcosa di diverso dai restanti prodotti

ecco. Questo succede in H&Y... e succede anche per quanto riguarda i GND:

- coatings: i Koreani necessari (anti goccia - olio repellente, anti riflesso etc etc) ma perfetti, impeccabili e su entrambe le facce.
- sfumatura "OMMIODDIO" (e non è una tipologia ma quello che vi uscirà dalla bocca non appena proverete un gnd come l' 1.2 per esempio)
- color cast "non pervenuto" (come per i polarizzatori, anche qui avrei potuto specificare... ma non c'è assolutamente color cast e questo è TOP perché nessuno di noi vorrebbe rovinare parzialmente la propria foto per temperatura colore...!)
- resistenza ai flare paurosa (ma questo non significa che magicamente la vostra lente smetterà di produrli)
- definizione pazzesca: sebbene il CORNING® GG III abbia altre applicazioni, si colloca al di sopra del B270 per prestazioni ottiche, inferiore all' H-K9L, è ottimo per impieghi ottici specialmente per l'impiego a lastra anche perché...
- antishock / antiscratch: è veramente molto molto resistente ma, se lo uniamo alle cornici magnetiche, sarà più probabile vedere una mosca bianca che un GND H&Y rotto. Badate bene: il GG III è decisamente più resistente ad urti e graffi del B270 temprato. Fatevelo dire da chi è stato fra i primi ad averlo....!!! 

 

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Pure Night Filter

Pure Night Filter

E siamo giunti, dulcis in fundo, alla sezione "tenebre": gli scatti in notturna. Ormai siamo sempre più affascinati da questo ti po di scatti: nightscape, cityscape e persino astrofotografia.
In questo caso ci troviamo a combattere un altro tipo di luce, piuttosto parassita: l'inquinamento luminoso proveniente dalle luci artificiali che si riflettono fra umidità e diversi tipi di particelle di cui l'atmosfera è composta. Fermo restando che: non esiste un filtro notturno che spenga le luci artificiali (ehehe magari!), i filtri per il controllo dell'inquinamento luminoso (anti LP) sono solitamente composti da un film o totalmente realizzati in neodimio: elemento chimico che, in questo caso, permette l'assorbimento di particolari frequenze di spettro colore (caldo) CAMBIANDO tonalità, talvolta anche in modo visibile alla vista (dall'aspetto roseo passando per il ciano fino al violetto abbastanza intenso).


Il filtro H&Y "PureNight" è totalmente realizzato in vetro al neodimio ed è in grado di filtrare lo spettro colore di frequenze comprese fra 570 e 590nm mentre è in grado di limitare le frequenze da 590 e 620nm: questo vi permetterà di gestire i bagliori notturni caldi sia dentro che fuori città, tuttavia se il fenomeno è molto presente e se le condizioni meteo sono troppo sfavorevoli, il fenomeno continuerà ad essere abbastanza visibile.
La particolarità del Pure Night, rispetto ad altri filtri notturni che ho posseduto, è quella di essere meno aggressivo per quanto riguarda il delimitare il passaggio di luce non parassita, quindi non sarà così aggressivo nelle zone d'ombra ma richiederà comunque un maggior tempo di esposizione - un maggior valore di scala iso o una maggior apertura del diaframma (se possibile).
Qui a fianco alcuni dei miei scatti realizzati senza e con filtro Pure Night Filter. Ovviamente anche il Pure Night filter può essere "incorniciato" ed usato con il sistema magnetico.
Per semplificare ho numerato le foto di modo da rendere più immediato il confronto poiché risulta abbastanza complesso. Per prima cosa ho scattato la foto N°1 con filtro inserito, allungando i tempi di 6" e tenendo invariati diaframmi (2.8) e valore ISO (3200). Il bilanciamento del bianco è stato settato a 4650K e +2 di Tinta; nella foto N°2 ho usato le stesse impostazioni di scatto (ƒ/2.8 e ISO 3200) ma diminuendo il tempo di scatto (20") per compensare il risultato finale e il WB è stato settato a 4450K e +5 di tinta (quindi appena più freddo e più virato al magenta rispetto al precedente). Infine lo scatto N°3 riprende le impostazioni del N°1 ma con i tempi di scatto del N°2 (20") e gli ISO a 6400. Andremo quindi ad eseminare le varie comparazioni passo dopo passo.
CLICKANDO SUI TITOLI IN GRASSETTO SI APRIRANNO LE PAGINE DI CONFRONTO CON LE IMMAGINI


1-Effetti sull'intensità della luce artificiale

in questa prima comparazione vedremo come, applicando +0.50 di esposizione allo scatto N°1 rispetto al N°2, otterremo una scena pressocchè identica ma con una situazione ben diversa riguardo l'intensità della luce artificiale riflessa da velature ed umido presente, rendendo lo scatto sicuramente più omogeneo anche riguardo le parti più "buie" di questa stellata. 

2- Effetti sulla temperatura colore
in questa seconda comparazione vedremo come, settando con lo stesso valore la temperatura colore ed alzando di +0.50 il valore di esposizione sulla foto 1, la foto non sarà "la stessa" e, dunque, l'utilizzo del filtro ne influenza positivamente quelle zone in cui l'inquinamento luminoso compromette la visibilità del cielo. Interessante anche la parte della lattea, assume un colore più omogeneo e più "verosimile" riguardo la fotografia astronomica, con una piccola enfasi di contrasto senza intaccarne le parti più luminose.


3- Effetti sul risultato generale raddoppiando gli ISO

in quest'ultima comparazione è possibile notare ancora un discreto margine di differenza fra i due scatti applicando allo scatto N°3 (che risulta essere il doppio del valore ISO del N°2) una riduzione di -0.50 del valore di esposizione: pur ottenendo, in maniera quasi identica, la stessa esposizione e lo stesso bilanciamento del bianco riusciamo a notare ancora delle differenze di bagliore specialmente sotto lo scoglio, inoltre si ha un contrasto generale molto buono che non intacca le sfumature della lattea fatto salvo per il passaggio delle velature.


Dunque: preso atto che questi scatti sono realizzati con Fuji X-T1 (e sicuramente sarà possibile avere una maggiore risolvenza e possibilità di sfruttare ancora meglio il filtro con corpi macchina ancora più prestanti e di fascia superiore), si può affermare che il PureNight Filter è un filtro LP generico che lavora davvero bene senza essere così aggressivo come altri LP in commercio? La risposta è sì... senza dubbio. Merito dei coatings eccellenti (e poco influenti) ma anche e soprattutto dal vetro in neodimio (vetro, non film inserito fra le lastre).

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test night filter_1.jpg
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ND 65.000 (16 Stops)

65.000? 16 Stops??? 
e come cavolo si usa?
... è questa la prima impressione che fa un filtro ND così denso, tuttavia non è l'unico presente sul mercato (ma è certamente l'unico realizzato come circolare e da inserire al posto del sistema CPL/ CPL-ND che abbiamo visto QUA.

A cosa può servire un ND così "pesante" - "denso" - "scuro"?
Beh immaginate di dover svuotare una piazza in pieno giorno: con 30" (anzi, probabilmente meno) non sarete in grado di farlo.
Immaginate di sfruttare il movimento di nuvole con il sole ancora alto. Figata no?

Verrà dunque da pensare: cavolo, però, con un filtro del genere bisogna stare molto attenti alle infiltrazioni di luce. SI, se non fosse che il filtro, appunto, s'inserisce nel sistema a slot circolare e non ci sarà NESSUNA infiltrazione di luce e non si necessiterà di apposite guaine o, tantomeno, di coprire il filtro.

Verrà inoltre da pensare: beh, sicuramente con un filtro così "denso" - dal valore ND così alto, le dominanti saranno un problema. SI: è sicuramente presente una dominante ma, a differenza di altri marchi che propongono filtri con dominanti anche a densità minori, l' H&Y ND65.000 si propone con una dominante appena fredda completamente gestibile che non rovinerà assolutamente le foto che si andranno a produrre.

è, dunque, un filtro molto divertente ed interessante da utilizzare e.. nel frattempo, vi permette di rilassarvi e godervi il panorama.

Ovviamente anch'esso è dotato dei coatings H&Y presenti sui restanti filtri e, come per il resto dei filtri circolari per holder K-Series, è realizzato con vetro ottico originale Schott B270 inserito all'interno dell'anello che ne permette non solo la perfetta installazione nell'holder ma, anche, la possibilità di maneggiarlo con cura. 


NB: è possibile scaricare i file RAW proposti qui a fianco da questo link.

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16 stops
test nd 65.000_1.JPG
test nd 65.000.JPG

Senza filtro

con ND 65.000

Si precisa che: ho dovuto avvicinare la fonte luminosa (pannello Viltrox, luce 5600K costante) ed aprire completamente il diaframma del 15mm macro: questo per far entrare quanta più luce possibile (e dopo 10min di esposizione risultava ancora buia). La caduta di nitidezza e la diversa distribuzione della luce è dovuta a questo. Queste immagini servono a stabilire la color-cast.

Anelli, panni e custodie

Anelli, panni, custodie

In conclusione vi scrivo dei vari accessori che vengono forniti con i filtri o con il kit holder. Partiamo dagli anelli adattatori inclusi nel kit KH100. La fattura degli anellini in alluminio aeronautico è veramente ottima, il design fa parte di quel sistema sotto brevetto di cui ho scritto prima, e prevede che il tutto sia quanto più vicino possibile alla lente frontale del vostro obiettivo ma allo stesso tempo che sia un valido appoggio - vincolo per tutta la struttura dell'holder che si aggrappa all'eventuale anello usato con un sistema ad incastro e doppio vincolo completo di gommino per lo svincolo parziale ed il controllo "fino". L'holder non necessita di essere perfettamente fermo - inchiodato poiché gli slot adottati sono molto "morbidi" nel controllo seppur decisi nella presa (hanno anche il blocco laterale di ogni singola lastra tramite pomellino) ed il sistema magnetico non necessita di forza: basta poggiare la lastra di fronte all'holder.
Le filettature sono perfette e non necessitano di particolari filetti dedicati anche per lenti con cui, spesso per altri marchi, capita di avere dei problemi (vedasi Tokina 11-20). In dotazione avremo i diametri 67-72-77-82.
I panni forniti in dotazione con le lastre e cornici magnetiche H&Y sono molto buoni e soprattutto grandi (pezze bianche 30x30cm), un pensiero sicuramente degno di nota per tutti quei paesaggisti che sono soliti pulire i filtri e si ritrovano sempre dei panni - pezze microscopiche e che non puliscono neanche la cucina di nonna!
Infine le custodie: devo essere sincero, le custodie mi hanno parzialmente deluso ma ho anche capito perché sono state fatte queste scelte. Partiamo dalle lastre: custodie veramente spartane, inbottite in neoprene con chiusura a strappo... certamente protettive quanto basta, sicuramente non eleganti, un pò troppo soggette ad usura (sono rivestite di una sottile tela sintetica) ma tutto sommato basta arrotolarla in tasca e non la si perderà mai. Non si eccelle in bellezza, il giusto in funzionalità.
Già qualcosa cambia con la custodia fornita in dotazione nelle scatole delle magnetic frames:

seppur lo stile risulti identico, sono più grandi e più imbottite.
Le custodie per i circolari CPL-Combo K-series, invece, sono qualcosa che sfiora il lusso come in nessun altro marchio. 

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