Esercizi fotografici pt. 1: il veliero di Calasetta
I primi di Novembre, il 6 se non sbaglio, un gruppo di tedeschi è stato vittima di un naufragio a Calasetta. Tragicomica coincidenza, il luogo: trattasi degli scogli di Mangiabarche (dove si può trovare la tonnara, il vecchio faro e, la superstar: il faro di scoglio Mangiabarche esterno).
Oltre al clamore della notizia, alla curiosità popolare etc etc., visto pure che il veliero è rimasto lì, il posto (vicino alla spiaggia minore) è diventato un vero e proprio peregrinare di famiglie, bambini, coppiette, persone con il cane, curiosi, gruppetti di amici e, immancabili, immortalatori vari (bravi o meno, famosi o meno... non importa: è sicuro che prima o poi se si potrà si andrà tutti).
Inizialmente ho pensato: nooooo adesso tutti con il veliero, tutti la foto ricordo col veliero alle spalle con i vari post e condivisioni ed inizialmente sono stato un pò restio e contrariato a tutto questo... devo ammetterlo: il troppo a me non piace.
Poi ho pensato: potrei prendere il tutto come un semplice esercizio fotografico, fregandomene delle tante persone o del fatto di andare lì per fare solamente delle foto.
Quindi, essendo pure un pò nostalgico del posto (per alcuni mesi è stata una tappa fissa poi ho decisamente mollato), visto che mi sono ritrovato con hardware nuovo e possibilità di fare un qualcosa di "diverso", visto pure che sono state giornate con bellissime nuvole marcate e cieli azzurri.... ho detto: "ok, vado".
Organizzo la borsa: piove.
"Eh no eh..... adesso vado lo stesso!!!"
Roba: da pezzente;
Kefiah;
Berritta marrone e stivaloni imbottiti, così posso bagnarmi i piedi senza problemi.
Partito con una copiosa pioggia, dopo circa 45min sono arrivato a destinazione e li aveva appena smesso di piovere. Che fortuna! Un pò meno fortunato con il cielo, però, inizialmente ancora variegato.. è andato poi a scemare al tramonto (praticamente incolore).
Destreggiandomi fra le varie figure scritte sopra, ho anche visto qualche fotografo... anche ben attrezzato (filtri a lastra, tripode) tuttavia, però, notavo che si fermavano tutti ne gli stessi punti e fotografavano tutti alla stessa altezza (uomo). Questo mi ha lasciato perplesso: solitamente non vado spesso a fare foto in luoghi dove c'è un sostanzioso ritrovo di fotografi e mi lascia sempre un pò "strano" vedere questo fenomeno.
Non dico che sia sbagliato, semplicemente non riesco a capire se sono io che sbaglio nel cercare forzatamente un qualcosa di diverso e son gli altri a fare la foto dai punti giusti, oppure è solo una questione di "foto tutte uguali" vs. "punti di presa alternativi". Io tifo per l' alternativo, anche se magari non piace.... specialmente se eseguito come esercizio fotografico, poichè è con questo spirito che sono partito.
A tal proposito, il mio equipaggiamento per le foto che seguono, è stato:
Pentax K-3 con tappo viewfinder + Tamron 17/50 2.8 + XCSource holder adattato su anelli SERK + NiSi Black Hole: il tutto montato, tramite piastra arca ad L, al tripode Manfrotto 293 con testa Benro N2
Pentax K-20D da usare "al volo" con Samyang 10 2.8 montato su Pentax TC F x1.7, facendolo diventare un 17mm ƒ/4.5 rettilineo (10mm sarebbe stato troppo ampio e dispersivo per un soggetto non così vicino).
Il compito della K-3 è stato quello di riprendere lunghe esposizioni del soggetto statico (veliero), sfruttando movimenti del mare e del cielo (nuvole) come fosse un qualsiasi edificio urbex: unendo questo concetto di foto ad un minimo di studio dell' inquadratura e dei parametri da impostare, ho ottenuto questo.
Mentre, con la K-20D, l' ausilio di una sfera di vetro e dell' ampia inquadrature del 10 reso 17 senza distorsioni, pur mantenendo quell' effetto stile "essere dentro la foto", ho realizzato questa serie cercando di sfruttare ciò che la location mi offriva: qualsiasi linea può essere importante!
Così, nel frattempo che la K-3 faceva la sua lunga esposizione, ho cercato di realizzare foto diverse eppure con lo stesso obiettivo e con lo stesso soggetto e scenario. Se clickate su a foto vi apparirà anche la descrizione: