Monovisions Photography Awards
Proprio oggi, un anno fa, avevo scoperto che la foto del Sony fu presa come suggerimento d' "ispirazione" dal blog di Sony WPO stessa per la "giornata mondiale della fotografia" che è stata ieri.
Leggevo: ah però, tutto sommato, 2015 - 2016 - 2017, c'è stata continuità senza peggioramenti o miglioramenti significativi riguardo i meriti ricevuti. Molti si aspettano sempre e solo di salire, con questa smania di protagonismo, questa competizione, questo affannarsi a costo di spendere e rinnovarsi sempre per essere aggiornati e fare cose nuove con l'attrezzatura proposta ed essere in grado, così, di proporre qualcosa di "nuovo". Sorrido. Da una parte ci sta, è vero, ti da questa possibilità. Dall'altra mi chiedo cosa farebbero tanti di questi senza l'ultima costosissima diavoleria elettronica.
Eppur, sempre non per vanto ne per chissà quale aspetto se non vero piacere e gratificazione per risultato ottenuto post sbattimento sano e piacevole, realizzo che ho sempre ottenuto quello che ho ottenuto con le cose modeste che mi sono comprato. La sfida, da un annetto a questa parte, è quella semplicemente di FARE ed ESSERCI anche senza avere l'ultima diavoleria o chissà quale marchio che mi sostenga e mi spinga in alto.
Partecipare all' MPA 2017 è stato un azzardo ancora più grande: mi propongo con una foto di un classico ormai per i paesaggisti sardi (e non solo... la voce si è sparsa talmente tanto che anche chi è appassionato non sardo si fa della strada per fotografarla, magari in vacanza in zona), scattata con una reflex certamente non ai vertici allora (Ammiraglia si ma pur sempre una delle prime Aps-C Pentax con sensore vetustissimo Samsung del 2008) tantomeno apprezzata appieno oggi, un'ottica spesso schifata come il Tamron 17/50 SP e io, sinceramente, mica ancora capisco perchè lo comprate e lo rivendete... eppoi? Ah si, i filtri #KASE.. la serie Skyeye e la prima lunga esposizione con il 1000 Wolverine che, la mia cara amica e collaboratrice Sherry mi fece avere in anteprima... KASE che tantissimi ancora oggi manco sanno che esistono o cosa sia.
Addirittura, il giorno, mi dimenticai il cavalletto buono ed usai una roba assurda da 11€ che a malapena reggeva la refrex con tutto il sistema filtri montato: un rischio. Ma anche un poveraccio... già.
Eppure mi misi, con il socio Antonio, e provammo a fare qualche scatto. Dopo il tramonto fu esplosivo e bellissimo, fu un tripudio di miei messaggi vocali a molti di voi che mi segue o con il quale ho fatto foto assieme "cavolo ho fatto uno dei tramonti più fighi mai visti lì". No, non è quello in foto, non ancora.
L'azzardo, dicevo, è stato presentarsi anche con una foto abbastanza banale, abbastanza stravista, abbastanza un pò tutto eheheh però la sfida è stata provare il BN, territorio un pò molto sconosciuto e per il quale non è semplice esprimersi (ecco perchè spesso si ricorre a pompare i colori o dare sfumature di colore con le luci e viraggi di questo genere). "NO", mi dissi, "una foto se è buona funziona anche senza colore". Mi ha sorpreso ricevere questo titolo, come al solito migliaia di partecipanti e quasi una decina di migliaia le foto. Volevo, perciò, fare un piccolo appunto anche su i premi assegnati.
Insomma, voglio dire, qualcuno ce l'ho anche io.. ho sempre scritto che una foto è meritevole di attenzione e complimenti anche senza "bollini" o "titoli" a patto che valga. Ma mi spiegate perchè, se TALE prende anche solo una menzione parte la standing ovation e, per tanti altri, parte il razzo che me ne frega? Insomma, non vi sembra alquanto ridicolo? è lecchinare, essere di parte o semplicemente averne vista "una", lanciarsi con i complimenti e via che tanto domani ce la siamo tutti dimenticata?
E quello che ha ricevuto il razzo che ve ne frega cosa deve fare, sedersi sopra la punta e riflettere riguardo il vostro menefreghismo?
ESSERCI, SEMPRE, che tanto ci sarà sempre da dire e ridire, congratularsi e pugnalarsi, costruire strade tutti assieme o procurandosi i sanpietrini da soli.
Alla prossima!!! Ciao!