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Scelte...


... condivisibili o meno. "Perché uscire da un brand finalmente in fase di espansione? Perché uscire dopo l'impegno nell'aver cercato di portarlo alla ribalta? Perché rinunciare a tutti quei benefici da brand ambassador?"

... queste sono le domande che sicuramente qualcuno di voi si sarà posto e a cui si sarà cercato di rispondere, magari anche costruendo situazioni strampalate (o magari c'avete pure azzeccato). Proverò a rispondere, cercando di non ledere nessuno.

Sono uscito dal brand post riassunto dei circa 2 anni di scoperta, permanenza, supporto come "brand advocate" e successivamente brand ambassador con contratto di un anno SCRITTO, timbrato, firmato e controfirmato dalla sede cinese che prevedeva diverse clausole, anche finanziare a cui ho praticamente sempre rinunciato dedicandomi all'investimento e ricevendo in cambio, qualche volta, nuovi prodotti in test. Alla fine dei conti, nonostante io abbia conosciuto due persone splendide quali Sherry e Megan (oltre, natualmente, a tanti collaboratori), le situazioni sono risultate più negative che positive.

Il fatto che, il tutto, si sia comunque essenzializzato a rappresentare come vetrina solo per aumentare le vendite senza trovare particolari riscontri fotografici, collaborativi e comunque stimolanti la crescita, mi ha portato a concludere questa esperienza per mia scelta.

Buona parte della scelta è dovuta anche alla via intrapresa dal marchio: ho visto il marchio crescere ed investire, inizialmente, in alcune idee molto molto buone. Su tutte: il sistema K6 e le lastre Wolverine. Anche non direttamente interessato, ho apprezzato la strada riguardo le lenti smartphone.

Da questo punto in poi: l'oblio. Non sto a spulciare ogni scelta intrapresa ma è chiaro che il brand, per proprie convenienze (a cominciare dalla sede sita in Jiangmen, dove il tenore di vita non è altissimo), stia pensando di crescere risparmiando quanto più possibile con il personale, con continui aggiornamenti di prodotto volti al consumismo: esistono tantissime startup o piccole aziende, in Cina, che fabbricano ogni cosa. è chiaro che Kase attinge e si appropria di specifici modelli: se fate delle ricerche notereche che lo zaino, il treppiede, il nuovo borsello, le lenti per cellulare, perfino alcuni holder sono realizzati in modo simile o quasi uguale ai modelli Kase. Questo porta a pensare solo una cosa: Kase dice di essere un'azienda ODM OEM ma difatti non è così, è come tante tante altre ed attinge a dei progetti messi a disposizione. Posso capire il mentire (o fare finta di nulla) per vendere ma perché farlo con gli ambassador? Siamo in tanti a rimanere sorpresi.. poi ognuno la piglia come gli pare.

Dal momento, dunque, che: è stato trovato un importatore, è stato trovato un altro ambassador, è stato trovato un team, non è stato rinnovato il contratto in maniera ufficiale, non è stato possibile avere un servizio assistenza diretto con la Cina se non sostituendo l'intero prodotto (all'occorrenza.. ed è successo più di un paio di volte), non ho più avuto modo di proseguire il mio rapporto con le persone conosciute in origine, sono cambiati gli standard e le aspettative di chi gestisce Kase (oltre alla gestione del singolo ambassador) ho deciso di chiudere questa mia esperienza uscendo completamente dal marchio. Non è, dunque, una decisione dipesa da nuovi progetti nazionali su cui, praticamente, non sono mai entrato in attivo.

Rispondo all'ultima domanda: e adesso? Come dichiarato in altre sedi, anche per quanto riguardava Kase, la mia continua ricerca del "meglio" non si ferma: sarei un folle se pensassi di aver trovato il marchio definitivo. Certo, mi sarei aspettato durasse di più: i presupposti erano questi. Da Marzo ho nel cassetto diverse opzioni a Kase, valuterò se attivarle o meno: si può dire quello che si vuole ma non mi si potrà mai negare che in origine Kase non la conosceva nessuno e, con tutto lo sforzo possibile dapprima da solo e poi, pian piano, convincendo tante persone, sono riuscito a far diventare Kase una valida opzione sul mercato "quasi" monomarca... tutto questo prendendo ogni tipo di spazzatura, rifiuto, rigurgito, insulto, opinione e reputazione negativa possibile. Tutto questo mi ha fermato? No, mi ha fermato ben altro... e dall'interno.

Auspico il meglio a tutti coloro che usano i prodotti Kase, prodotti degni di nota e di alto livello ma: se ci sarà da presentare altro lo farò così come è stato fatto fino ad oggi, proponendo il tutto in maniera quanto più chiara e superpartes possibile: chi ha riposto fiducia in me potrà sempre trovare quella preparazione, quel modo di "costruire" su misura una scelta prodotto, quella schiettezza che per molti è stata solo oggetto di critica sterile ma che ha portato il marchio Kase ad essere, dal nulla, quello che oggi è. Tutto questo ricordando che fotografia significa ben altro, gli accessori sono un mezzo per realizzare un proprio metodo ed idea.

Un saluto.

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